Come utilizzare i (propri) MOOC per realizzare nella didattica un approccio “flipped”: l’esperienza di Ana Moura Santos all’Instituto Superior Técnico Lisboa.

Ana Moura Santos, docente di matematica presso l’Instituto Superior Técnico Lisboa,  ha aperto la serie di incontri dedicati agli ospiti internazionali proposti da METID, condividendo la sua esperienza di sperimentazione della flipped classroom, a partire dall’utilizzo di MOOC prodotti da lei stessa.

Nel suo racconto Ana ha spaziato su vari fronti, facendo riferimento agli elementi da lei proposti ai suoi studenti per renderli più attivi nel processo di apprendimento, quali uso di MOOC e OER in ottica blended (in presenza e online), valutazione formativa e gamification.

Flipped classroom

Ana ha parlato del grande cambiamento di prospettiva che il passaggio da una didattica organizzata in modo più tradizionale a una didattica innovativa, basata sulla flipped classroom, comporta sia per lei come docente che per i suoi studenti.

Cambia infatti il suo ruolo, che diventa sempre più simile a quello di moderatrice e quello degli studenti che diventano molto più attivi nel processo di insegnamento – apprendimento. 

Si passa da una situazione in cui la maggior parte del tempo (3 lezioni a settimana) in presenza del corso viene dedicato a lezioni teoriche con tutto il gruppo classe (circa 100 studenti) radunato in un grande auditorium con solamente 1 incontro a settimana costituito da esercitazioni pratiche a una situazione nella quale, invece, abbiamo le ore in presenza dedicate ad attività didattiche interattive in piccoli gruppi di studenti in aule più piccole adatte a questo scopo e lo studio dei contenuti teorici viene coperto dalla fruizione individuale a casa di video lezioni, contenute in 2 MOOC da lei appositamente realizzati.

Secondo Ana, è proprio questo maggior coinvolgimento degli studenti durante le attività in piccolo gruppo a costituire il principale valore aggiunto della flipped classroom nella sua esperienza.

La fruizione a casa dei contenuti teorici libera tempo in classe per momenti di partecipazione attiva da parte degli studenti, scambio di esperienze, proposte di soluzioni da condividere all’interno del proprio gruppo di compagni di corso; anche . 

domande e richieste di chiarimento che possono diventare a loro volta occasioni di discussione e confronto con la docente e con i compagni. 

MOOC e OER

Ana ha realizzato 2 MOOC, Matrizes Markov e Valores Próprios, ospitati sulla piattaforma MOOC dell’Instituto Superior Técnico Lisboa, che utilizza per supportare l’applicazione della metodologia delle flipped classroom nei suoi corsi.

In base alla sua esperienza, Ana ha sottolineato come sicuramente la realizzazione di un MOOC rappresenti un impegno significativo per i docenti, ma ha anche messo in evidenza come i contenuti così creati si prestano poi ad essere riutilizzati in molte occasioni diverse. 

Si tratta quindi in sostanza di fare un investimento iniziale in termini di tempo che però poi viene sicuramente ripagato successivamente in modo molto vantaggioso.

Ana ha inoltre citato, come esempio di buona pratica nella realizzazione di MOOC, il progetto FOSTWOM al quale sta partecipando, insieme a METID Politecnico di Milano e altri partner europei, che si propone di fornire gli strumenti necessari agli esperti di contenuto per creare e validare MOOC secondo una prospettiva gender balanced ovvero privi di stereotipi sulle competenze di genere.Ana ha anche sottolineato come non sempre sia necessario creare un MOOC da zero, ma in molti casi è possibile valorizzare MOOC già esistenti o Open Educational Resources (OER) disponibili in rete opportunamente selezionate e integrate nel percorso di apprendimento flipped.

Valutazione formativa

Ana ha poi messo in evidenza il ruolo della valutazione formativa nell’aiutare i suoi studenti a consolidare man mano i contenuti appresi, un aspetto fondamentale nello studio della matematica in cui ogni contenuto si basa su quelli appresi in precedenza. La valutazione può servire, in quest’ottica, a rendere più consapevoli gli studenti di eventuali lacune da colmare prima di proseguire oltre.

Gamification

Ana ha adottato una strategia didattica basata sulla gamification per far permettere agli studenti di sperimentare attivamente in prima persona l’applicazione di alcuni contenuti matematici alla soluzione di problemi pratici. L’idea è stata infatti quella di realizzare all’interno del campus una escape room nella quale gli studenti dovevano muoversi, superando varie sfide basate su concetti matematici, per arrivare a liberare un personaggio nascosto in un armadio prima che fosse troppo tardi. 

Gli studenti hanno apprezzato moltissimo questa attività, divertendosi, impegnandosi attivamente e comprendendo molto meglio in questo modo il senso di quanto avevano appreso.

Per approfondire

Chi desidera trovare alcuni spunti di approfondimento delle tematiche toccate da Ana durante l’incontro, può dare un’occhiata ai seguenti MOOC ospitati su Polimi Open Knowledge (POK):

FLIPPED CLASSROOM

OPEN EDUCATIONAL RESOURCES

VALUTAZIONE

DIDATTICA INNOVATIVA