Spunti per una didattica (inter)attiva

Chrissi Nerantzi (Senior lecturer presso il Centre for Excellence in Learning and Teaching (CELT),  Manchester metropolitan university ) ha tenuto, lo scorso 28 Marzo in Educafé, nell’ambito dei seminari sull’innovazione didattica rivolta ai docenti POLIMI, un intervento intitolato: Scaling Up (inter)active learning and teaching.

Il focus dell’incontro, ricco di spunti e suggestioni, si è concentrato sull’importanza dell’attivazione degli studenti in aula al fine di rendere i processi di apprendimento più efficaci. Sono emersi numerosi spunti e riflessioni sulle problematiche di gestione attiva e interattiva dell’aula, includendo sia la prospettiva del docente sia quella dello studente. Inoltre sono state proposte ai docenti alcune attività pratiche da svolgere in diretta che sono state utili a supportare gli spunti teorici dell’incontro.

Ecco alcuni esempi:

  • la matrice dell’innovazione: all’inizio dell’incontro è stato consegnata una tabella, articolata in domande rappresentative di varie dimensioni dei processi di innovazione. Ai docenti è stato chiesto di esprimere il proprio parere relativo ad ogni dimensione semplicemente attaccando uno sticker. Questa attività ha permesso di avere un feedback chiaro e immediato delle opinioni dell’aula.
  • discussione “post-it based”: un problema che si verifica di frequente in aula è che, quando il docente pone un quesito aperto alla classe, generalmente nessuno risponde. Possono essere diverse le motivazioni, ma spesso quella principale è che il timore di esporsi davanti al docente e alla classe con una risposta errata o un parere banale tende a prevalere. A questa problematica si può ovviare con l’attività “post-it based”. La risposta alla domanda deve essere scritta in modo sintetico su un post-it, i post-it vengono scambiati casualmente tra gli studenti e alcuni a caso vengono chiamati a leggere e commentare le risposte. In questo modo lo studente riporta un’opinione non propria limitando l’imbarazzo e sforzandosi di comprendere un differente punto di vista.
  • provare per credere: avete mai provato a costruire un origami, anche il più semplice seguendo solo indicazioni date a voce? Nel corso dell’incontro ci abbiamo provato e i risultati sono stati molto vari, ma raramente corretti. Il messaggio di Chrissi era che la comprensione di messaggi ed istruzioni orali è raramente efficace oltre un certo livello di complessità: l’utilizzo corretto della comunicazione può fare la differenza nei processi di apprendimento. Con questo piccolo esercizio attivo il concetto è stato trasmesso in modo efficace e durevole.
  • test & sondaggi: per risvegliare l’attenzione può essere molto efficace utilizzare i clicker online (Socrative, Kahoot, ecc.) e gli strumenti di creazione collaborativa di cloud di parole  associate a un concetto (es. Answergarden) per esplorarne i significati.
  • … e dopo tanto tempo seduti un piccolo break fisico di attività permette di aiutare a rifocalizzare l’attenzione


Le slide e la registrazione integrale del seminario sono disponibili nello spazio Beep dedicato all’innovazione didattica

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