LA RETE DELL’APPRENDIMENTO

La Rete dell’Apprendimento è uno strumento di progettazione didattica, sviluppato da METID, che mette al centro dell’attenzione la dinamica di interazione tra i soggetti che generano l’esperienza di apprendimento e che ne fruiscono. Il concetto chiave è che le esperienze in grado di catalizzare l’apprendimento derivino dalla condivisione della conoscenza tra individui (ogni singolo studente e i suoi colleghi attuali, ma anche quelli degli anni precedenti, insegnanti e loro collaboratori o colleghi, soggetti esterni come gli autori di libri adottati, o autori di qualsiasi risorsa digitale disponibile, o anche famiglie, attori esterni culturali, ecc.) che agiscono in in uno specifico ambiente e sono collegati tra loro grazie a canali di comunicazione, attraverso i quali scambiano contenuti, che consentono di co-formare una rete in cui le esperienze prendono forma: la Rete dell’Apprendimento.

Il docente è il designer di questa rete in tutte le parti che la costituiscono: ciascuna di esse è cruciale per il successo dell’esperienza di apprendimento, così come la dinamica che si instaura tra loro. L’obiettivo principale della Rete dell’Apprendimento è quello di catalizzare la creatività dei docenti nel progettare strategie di cui fondamentalmente “si fidano” e in cui si sentono perfettamente a proprio agio. Attraverso la destrutturazione dell’esperienza di apprendimento nelle sue componenti e la sua riprogettazione, i docenti sono supportati nell’essere i principali designer in grado di valorizzare i propri talenti e il proprio specifico “stile di insegnamento”. La Rete dell’Apprendimento è quindi allo stesso tempo un “catalizzatore di conversazione empatico” con gli esperti e uno “strumento di individuazione di nuove idee” in totale autonomia che guida e supporta i docenti al fine di:

  • promuovere la consapevolezza di tutte le componenti delle dinamiche di apprendimento in cui stanno già agendo, riconoscendo il proprio ruolo in esso;
  • aiutarli a focalizzare i problemi e i limiti percepiti o emersi dai fatti;
  • mobilitare il loro interesse per il ruolo di “progettisti dell’innovazione didattica utile”;
  • avviare il processo di innovazione didattica identificando le azioni principali da pianificare.

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